E' uno degli ortaggi più consumati ed utilizzati in cucina: si tratta della patata, tubero appartenente alla famiglia delle solanacee della quale esistono innumerevoli varietà, che per comodità vengono inserite in quattro categorie ben distinte:
Originaria delle Ande, la patata è arrivata in Europa grazie agli Spagnoli. I conquistadores, giunti in Perù nel XVI secolo la importarono nel Vecchio Continente, dapprima ritenendola solo come cibo adatto al bestiame.
Ci volle il secolo successivo perché il tubero acquistasse una certa rilevanza e moltissimo tempo perché fosse ritenuto un alimento non solo indispensabile alla nostra salute, ma addirittura irrinunciabile. La semina della solanacea può avvenire tramite seme oppure ricorrendo al tubero vero e proprio. Le cure colturali riservate alla patata sono abbastanza semplici; ciò rende il tubero una delle coltivazioni più adottate da agricoltori professionisti e "dilettanti".
Avviare la semina (tramite seme o tubero) delle patate deve tenere conto di diversi fattori: la varietà di patate, ad esempio, ma soprattutto l'area geografica dove si andrà ad avviare la coltivazione del tubero.
In generale, si può sostenere che la semina della patata può essere avviata a partire dalla metà del mese di marzo, quando le temperature si aggirano tra i 12 e i 20 gradi senza mai scendere al di sotto degli 8 gradi. In caso di semina tramite tubero, si parla di moltiplicazione per talee: il tubero può essere interrato per intero o tagliato a metà.
I semi ed i tuberi di patata possono essere seminati sia in vaso che in orto. L'importante è garantire alla solanacea un terreno dal forte potere drenante, ben lavorato con vanga e concimato con letame maturo o stallatico pellettato almeno un mese prima dell'inserimento di semi o tuberi nel suolo.
Le piante di patate hanno bisogno di spazio per crescere e "fruttare" adeguatamente. Bisogna, dunque, impostare un sesto di impianto composto da file distanti l'una dall'altra 70 cm. Su ogni fila le piante andranno distanziate tra loro 25-30 cm circa.
La coltivazione del tubero non è particolarmente ostica, ma la patata è piuttosto esigente in termini di concimazione: ecco perché è bene arricchire il suolo sin dalla crescita delle piantine giovani con preparati quali: stallatico pellettato, concime naturale a base di borlande (ricco di potassio), farine di roccia e solfato naturale di potassio e magnesio.
Altro lavoro da svolgere con regolarità è il rincalzo della pianta di patata. Si parte con un rincalzo leggero, da effettuare a distanza di due-tre settimane dalla semina e da ripetere dopo un mese. La raccolta dei tuberi potrà essere effettuata quando, toccando la buccia dell'ortaggio, questa non si stacca con facilità. In caso di patate novelle, i tuberi si raccolgono quando la pianta (e non il tubero) è ancora verde.
La pianta di patata non va annaffiata eccessivamente, onde evitare che la coltivazione venga attaccata da malattie causate dal ristagno idrico. E' consigliabile, inoltre, avviare l'irrigazione nelle prime ore del mattino, per scongiurare la peronospora (che può insorgere a temperature che si aggirano intorno ai 18 gradi).
Per quanto riguarda rotazioni e consociazioni della solanacea, si dovrà effettuare una rotazione triennale, lasciando libero il terreno dove si sono coltivati i tuberi per i due anni successivi.
Fagioli, piselli, cavoli e girasoli sono le migliori colture da affiancare a quella di patate.
La coltura di patata fa gola a moltissimi insetti e parassiti quali gli afidi, il grillotalpa, la dorifora e la tignola della patata. Gli insetti possono essere rimossi manualmente o ricorrendo a rimedi biologici al 100 percento, quali macerati di ortica, preparati a base di propoli o aglio, Spinosad oppure utilizzando delle trappole (nel caso del grillotalpa).
Per quanto riguarda le patologie, invece, queste possono insorgere specialmente a causa di mancato drenaggio del suolo o ristagno dovuto ad eccessiva annaffiatura. Si parla di malattie, quindi, come la già citata peronospora (da debellare con il rame), il "mal de pè", il fusarium o la malformazione dei tuberi. Si può, tuttavia, assistere anche ad un attacco della coltura da parte della scabbia della patata, fisiopatia causata dalla mancata idratazione del suolo.
Oltre ad essere deliziose in ogni loro "forma", le patate sono ricche di carboidrati complessi e fonte inesauribile di vitamina C, pro-vitamina A, acido folico, fibre, niacina, potassio e zinco. I tuberi non contengono glutine, lattosio o istamina: sono dunque indicati per i celiaci, mentre sono da evitare in caso di diabete mellito.