Habanero Yellow fa parte di una coltivazione di peperoncino della specie Capsicum chinense, originaria degli Stati Uniti, esattamente dal Texas, è tra le più piccanti al mondo e può raggiungere picchi di 300.000 sulla scala Scoville. Il gusto particolare di questa varietà di peperoncino, piccantezza elevata, bellezza della pianta non ci è voluto molto per esportarla in tutto il mondo dove oggi viene coltivata anche in piccoli vasi sui balconcini delle nostre abitazioni, grazie alla sua resistenza e facilità di coltivazione.
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Il portamento della pianta è irregolare, cespuglioso, che raggiunge 120 - 130 cm di altezza e i 90-100 cm di larghezza, medio-tardiva, con frutti pendenti, di forma tipica che assumono belle gradazioni di colore durante la maturazione. I frutti, di 5,0 / 6,5 cm di lunghezza e 2,5 / 4,5 cm di larghezza, presentano colorazione da verde a giallo sulla stessa pianta, in funzione del grado di maturazione.
Come abbiamo detto in precedenza la pianta una volta diventata “adulta” è forte, resiste molto a parità di altre varietà a sbalzi di clima, siccità, eccesso d’acqua, clima freddo ma in un certo limite…
L’unica pecca di questa varietà, come tutti i Capsicum chinense, sono tardivi; per avere dei peperoncini maturi pronti da raccogliere in tempi minori occorre ridurre i tempi di germinazione del seme, già verso febbraio in casa in modo tale da avere verso marzo - aprile una pianta avviata, 20 - 30 cm di altezza. Quando le temperature si stabilizzano non perdete tempo e mettete subito le piante nel punto definitivo, preferibilmente nel terreno se volete avere il massimo rendimento e un prodotto finale eccellente!
Prediligono terreni fertili, ben drenati, ricchi di sostante nutritive, ph acido, nel caso le vogliate coltivare in vaso acquistate terricci ricchi di sostanze sopra citate, non quelli da 1 euro a sacchetto, più il terreno o terriccio è ricco di elementi favorevoli alla pianta e migliore sarà il risultato finale. Per ulteriori informazioni sulla coltivazione di peperoncino è possibile consultare la seguente guida: coltivazione del peperoncino
Anche se la pianta è molto resistente bisogna avere degli accorgimenti per evitare di incorrere in brutte situazioni, rischiare che la pianta muore o andare a spendere dei soldi per curarla… Ogni giorno è bene controllarla e verificare tutte quelle anomalie che possono verificarsi, formiche, patina bianca sulle foglie, afidi, macchie sul fusto, ingiallimento delle foglie ecc. Un altro fattore importante è l’acqua, che non deve essere eccessiva in quanto porterebbe la pianta a marcire!
Gli elementi a favore della pianta quali sole, acqua necessaria, nutrimenti del terreno abbondanti, fertilizzanti naturali ricchi di sostanze nutritive vanno ad influire positivamente sulle piante abbassando notevolmente l’insorgere di malattie, fattore che si riduce del 90%, un risultato più che notevole. Per ulteriori informazioni sui parassiti e malattie del peperoncino è possibile consultare la seguente guida utile: Malattie e parassiti del peperoncino
Arrivato il momento della raccolta, staccate i peperoncini dal picciolo lavateli ed asciugateli.
La varietà non è adatta ad essere essiccata, in quanto i frutti sono molto carnosi, il procedimento è lungo a patto che non utilizzate un essiccatore elettronico e tagliate i frutti a metà, ma non andiamo di certo a buttarli, possiamo usarli freschi lasciandoli in frigorifero oppure farci salse e squisite marmellate!
Tutte le lavorazioni del peperoncino fatele possibilmente in luoghi aperti o ben aerati in quanto potete passare uno spiacevole quarto d’ora. Utilizzate strumenti di protezione adeguati, mascherina, occhiali e guanti, la capsaicina presente in questa varietà è molto elevata ed è pericolosa! Maggiorni informazioni sulla racolta del peperoncino sono disponibili nella seguente guida: come raccogliere il peperoncino.
Mangio il peperoncino così piccante per quale motivazione? Ognuno di noi sopporta il peperoncino in maniera differente, c’è chi lo sente di più e chi lo sente meno, Io invece, estraneo alle “tendenze e mode” del momento, mangio il peperoncino per piacere, per assaporare il retrogusto che mi lascia in bocca insieme a quel piccante piacevole, a volte aromatico, a volte lo preferisco estremamente piccante! Provate anche voi a mangiare un peperoncino non per sentire il suo piccante estremo, ma per cercare il gusto, il suo sapore fruttato che accompagna i nostri piatti a tavola in una maniera sorprendente, basta soltanto assaporarlo in maniera corretta.