Scopri la più prestigiosa banca del seme: semi di peperoncino
INDICE:
L'ideale, in Italia, è iniziare la semina nel periodo in cui le temperature non vanno sotto i 15°, periodo che può quindi variare da nord a sud.
Consigliamo di creare un Habitat adatto, solitamente i semi vengono fatti germinare dentro casa nel mese di Febbraio - Marzo - Aprile - Maggio* per seguire i normali ritmi della stagione e avere risultati sicuri.
E' possibile anticipare la semina creando un Habitat adatto con temperatura controllata, si può acquistare o se avete dimestichezza con il fai da te auto costruirselo. Se hai deciso per il fai da ti potrebbe interessare la seguente guida: come costruire un germbox per il peperoncino
Importante: se non siete esperti consigliamo di far germinare i semi con il metodo scottex dentro bicchieri di plastica grandi da tavola perchè, in questo modo l'acqua evapora lentamente evitando che i semi rimangono a secco (ERRORE PIÙ DIFFUSO NEI PRINCIPIANTI) Infatti nella prima fase di crescita i germogli sono molto delicati risentendo oltre che le basse temperature anche la disidratazione dovuta alla carenza di acqua.
Nella foto in alto ⬆ potete osservare il modo più semplice e sicuro per far germinare i semi di peperoncino, dopo aver effettuato mooolti test sono giunto alla conclusione che questo è il più sicuro.
vi spiego brevemente come procedere:
Perchè abbiamo scelto due tipi diversi di carta?
La carta igienica essendo molto morbida è perfetta per la prima fase di crescita delle radici mentre lo scottex più resistente lo utilizziamo per coprire i semi mantenendoli umidi, inoltre quando andremo a travasare i germogli sarà più semplice esportare le radici senza danneggiale.
Perchè mettiamo cosi tanta carta come base?
La risposta a questa domanda è molto semplice, per non far evaporare in pochi giorni l'acqua rischiando di lasciare a secco i semini causandone la morte per carenza di acqua.
(Se desiderate far germinare i semi nei mesi freddi assicuratevi che la temperatura si aggiri intorno ai 20 gradi, solitamente si utilizzano riscaldatori o se siete agli inizia basta mettere una lampada alogena in un contenitore chiuso, come ad esempio l'interno di un armadio o qualcosa che comunque scaldi mantenendo la temperatura ideale.
Passati 5-15 giorni a seconda della varietà di peperoncino, vedrete spuntare dai semi delle piccole radichette bianche, aspettate ancora qualche giorno che attecchiscono alla carta. Una volta che il germoglio si sorregge da solo è possibile rimuoverlo molto delicatamente stando attenti a non danneggiare le radici appena formate, ci possiamo aiutare con uno stuzzicadenti. Nell'immagine sottostante potrete osservare i vari step di crescita, arrivati alla foto n.3 è possibile interrarli delicatamente.
(Da notare che la peluria bianca che si forma alla base non è muffa ma estensioni delle radici che scompaiono annaffiandole)
Abbiamo deciso di inserire la muffa subito dopo l'estensioni delle radici in modo da poter capire la differenza tra le due circostanze.
Come possiamo osservare il seme si è ricoperto di muffa, a differenza delle estensioni delle radici la muffa appare puntinata e in piena espansione.
Non è un problema grave.
Ma bisogna fare un pò di accortezza, la soluzione migliore sarebbe quello di fargli un bel bagno in camomilla e pulirlo delicatamente con lo scottex, ricordiamo di cambiare lo scottex e di rimuovere la parte con la muffa per evitare che fa la ricomparsa.
Un' altra soluzione più veloce è quello di pulirlo soltanto con uno scottex umido, (Importante) ricordiamoci di rimuovere la parte di scottex con la muffa.
La muffa sulla buccia dura non è un problema, l'importante è rimuoverla prima che esce la radichetta, infatti la prima radichetta del peperoncino è vulnerabile alla muffa.
Lavate bene i semi prima di metterli a germogliare, meglio un bel bagno di camomilla e poi asciugatoli delicatamente con un panno morbido, fate attenzione, sono delicati. In questo modo prevenite la formazione della muffa
Passato qualche giorno e il germoglio inizia a crescere possiamo andare incontro ad un problema comune molto noto ai coltivatori di peperoncino ovvero i cotiledoni imprigionati.
Per prima cosa abbiamo bisogno di una foto del problema per capire meglio:
Se si presenta questo problema la soluzione è molto semplice ma dobbiamo avere pazienza e e soprattutto delicatezza.
Copriamo la buccia da rimuovere con un pezzetto di scottex e bagnamolo dopo di che lasciamolo tutta la notte a riposare, in questo modo abbiamo creato un ambiente molto umido che servirà ad ammorbidire il guscio da rimuovere.
Prendiamo uno stuzzichino o ancora meglio un ago da cucito e iniziamo a rompere dall'interno verso l'estero il guscio stuzzicando il bordo stando attenti a non danneggiare i delicati cotiledoni.
In questa fase i cotiledoni sono molto vulnerabili agli strappi, cerchiamo di rompere la buccia senza tirare o forzare la piantina.
Ecco a voi una foto che spiega come e dove rompere il guscio:
In questa foto possiamo invece osservare come è strutturato un seme di peperoncino, lo scopo di questa immagine è aiutarvi ad intervenire con più precisione in caso di problemi.
In ogni seme possiamo distinguere 3 diverse parti costituenti:
In questo video per liberare i cotiledoni imprigionati sono state utilizzate con successo delle formici con le punte di piccole dimensioni, certo, serve una buona vista e una mano ferma, sembra quasi un intervento chirurgico.
Nel secondo video possiamo osservare la rimozione dei dei cotiledoni manualmente, ma a differenza del primo caso la risoluzione del problema è molto più semplice!
Il terriccio classico non va bene per il peperoncino, è indicato quello universale già concimato e si può aggiungere concime liquido a basso contenuto di azoto e ad alto contenuto di potassio e fosforo.
Si suggerisce anche di mettere un po' di argilla mischiata al terriccio, specie sul fondo del vaso, così da favorire il drenaggio dell'acqua ed evitare i ristagni che come già detto possono provocare muffe.Abbiamo disponibile la seguente guida che fa al caso nostro: Come preparare il terriccio per il peperoncino
Una volta risolto questo eventuale problema possiamo fare un trapianto interrando le radici in un vasetto o un contenitore con del buon terriccio, appoggiamo il germoglio sopra un davanzale con luce, ma stiamo attenti, non luce del sole diretta, il terriccio deve essere sempre umido in questo delicato periodo della sua vita. Una volta che la pianta ha raggiunto i 10 Cm di altezza possiamo esporla al sole sempre in modo graduale.
Il risultato dovrebbe assomigliare a questo:
Bene abbiamo superato il momento più delicato della piantina, ora possiamo interrarla in un vaso capiente in giardino oppure al balcone aspettando che la stagione faccia il suo corso e che i frutti piccanti e saporiti maturino.
Un secondo consiglio non obbligatorio è di pulire i semi per evitare future muffe. La procedura è molto semplice, il secondo giorno di germinazione rimuovete i semi dallo scottex e puliteli delicatamente rimuovendo eventuali residui di peperoncino. Abbiamo scelto di pulire i semi il secondo giorno perchè le impurità a bagno per una notte si ammorbidiscono permettendo una rimozione delicata.
*Non lasciate i semi a germinare all'aria ma copriteli con uno strato di scottex per mantenere la giusta umidità.
*Acquistate una quantità maggiore di semi rispetto alle piante che desiderate coltivare. Gli errori sono sempre dietro l'angolo.
*Se sbagliate nelle prime esperienze non vi scoraggiate anzi, correggete gli errori!
(Scopri le nostre varietà più belle e piccanti al mondo cliccando il seguente link: semi di peperoncino)
Crescendo, la piantina assumerà una forma a Y, se volete potete eliminare i rametti superflui che crescono alla base della piantina, o potete levare solo quelli secchi, ma lasciate sempre un cm del ramo.
Fate attenzione a non innaffiare troppo la pianta, annaffiare solo quando il terreno è secco meglio se a fine giornata quando i raggi del sole si indeboliscono per evitare l'effetto lente prodotto dall'acqua sopra le foglie che in pochi giorni le riesce a bruciare.
Se la temperatura è molto alta, il terriccio tenderà a seccarsi, ed è bene smuoverlo ogni tanto con una forchetta e annaffiare a tarda giornata.
La pianta crescerà molto veloce, per questo motivo è meglio legarla ad un tutore, che può essere una semplice bacchetta ad esempio.
Per chi fosse interessato abbiamo dedicato una categoria alla vendita di piante di peperoncino.
Spesso la domanda che ci viene posta dai clienti è la seguente: è necessario fertilizzare obbligatoriamente le piante di peperoncino?
La nostra risposta è no! Non sempre le piante devono essere fertilizzate, ma devono avere un terreno o terriccio di base ricco di nutrimenti.
Un substrato povero farà crescere una pianta bassa, piccola e poco producente se siete fortunati, se non riesce a svilupparsi correttamente per mancanza di nutrimento non vi darà frutti, un amara delusione dopo mesi di attese e annaffiatura.
Noi dell'azienda agricola diavolo piccante consigliamo per prima cosa un terriccio ricco di nutrimenti di cui la pianta va "matta" abbiamo creato dei fertilizzanti biologici studiati per garantire un corretto nutrimento, i nostri prodotti sono a lento rilascio, in questo modo avrete la pianta fertilizzata per un intero mese.
Il fertilizzante non è obbligatorio ma se dato correttamente la pianta si svilupperà più velocemente e vi troverete una pianta più grandi delle altre, dove a fine estate vi darà tanti peperoncini grandi, piccanti, buoni e gustosi, ottimi per condire piatti di pasta da lasciare l'acquolina in bocca a tutti.
Abbiamo selezionato alcuni articoli che riguardano questo argomento:
Altro nemico del peperoncino, come di tante altre piante, sono gli afidi.
Di questi parassiti vanno ghiotte le coccinelle, possiamo attirarle coltivando vicino ai nostri peperoncini piante che le attirano come finocchio, carote, il tarassaco, la veronica. Oppure possiamo allontanarli facendo un trattamento al sapone di marsiglia, il cui profumo allontana gli afidi, diluendo una manciata di sapone con 10 litri d'acqua e nebulizzato sulle piante quando hanno raggiunto i 10 cm di altezza. In questa guida Abbiamo raccolto tutti i tipi di malattie e parassiti e rimedi per netraulizzarli: Tutte le malattie e parassiti del peperoncino.
Con il trascorrere del tempo potrete ammirare fiori bianchi sbocciare, seguiti dai peperoncini, che potrete raccogliere in autunno.
Il peperoncino si deve aprire con un coltello (consigliatissimo l'utilizzo dei guanti in lattice) e si devono estrarre i semi, che si possono far essiccare, e vanno conservati in luoghi bui ed asciutti.
Per quanto riguarda l'essicazione del peperoncino stesso invece, lo si deve mettere in forno alla temperatura di 70° per 40 minuti circa, così da far evaporare l'umidità. Passati i 40 minuti bisogna esporli al sole per qualche giorno, dopo di che sono pronti per essere conservati o utilizzati! Articolo approfondito: Come raccogliere e conservare i semi di peperoncino
Se desideri coltivare il peperoncino dentro casa (indoor) potrai consultarti leggerndo la seguente guida:
Girando in rete abbiamo trovato dei video tutorial molto interessanti divisi per step che potrebbero tornare molto utili a chi si sta avvicinando a questo mondo oppure a chi desidera approfondire le conoscenze imparando qualche trucchetto in più.