Già dal Secolo XVII, pirati, bucanieri e soldati del re, tornati nelle loro rispettive case e finalmente seduti a tavola, sarebbero stati accolti dalle loro donne con fagioli e stufato, per quanto saporiti fossero, necessitavano di qualcosa che conferisse loro il sapore del fuoco.
Fu proprio in quei decenni di guerre che iniziò a diffondersi la leggenda del più temibile di tutti, il Seven Pod: il Diavolo di Trinidad, un peperoncino così potente da far impallidire tutte le spezie dell’Asia e del vecchio continente.
La varietà è originaria delle isole di Trinidad & Tobago, tra i più piccanti al mondo, dal sapore fortissimo ed aroma fruttato, questo peperoncino prende il suo nome dal fatto che per raggiungere la piccantezza di questo peperoncino ce ne vogliono 7, e ogni peperoncino basta per rendere piccante ben 7 pentole di fagioli…
Il 7 Pod, è un Capsicum chinense dalla forma irregolare, senza punta e dalla superficie ruvida; deve il suo grado di piccantezza nella scala Scoville come sesto classificato con i suoi 850.000 SHU.
La pianta si presenta come un arbusto piuttosto ramificato che raggiunge il metro di altezza e gli 80 di larghezza; ciascuna varietà presenta peculiarità morfologiche individuali. Le foglie, ovali, sono di un verde intenso. I fiori di colore bianco, hanno portamento eretto e crescono, generalmente, da un nodo in numero mai superiore a tre.
I frutti hanno portamento pendulo e sono simili per forma a quelli degli Habanero, la principale differenza con questi ultimi è la maggiore rugosità dell’esocarpo. Possono raggiungere una lunghezza massima 3,4 cm ed una larghezza di 4,8 cm; il colore può variare dal verde chiaro all’arancione ed infine al rosso in fase di piena maturazione.
Esistono oggi circa una decina di varietà di forma simile ma di colori diversi che viaggiano dal giallo
al bordeaux passando per il bianco ed il marrone.
Non è difficile reperire sementi e far crescere un esemplare di Seven Pod non richiede un pollice particolarmente verde, visto che la sua coltivazione non appare per nulla problematica, è anche una specie abbastanza generosa in quanto a frutti.
Una volta che abbiamo messo a germogliare il seme, non ci resta che tenerlo al caldo e aspettare, al primo germoglio metterlo in un piccolo contenitore con il terriccio e poi allo spuntare di 2 foglioline iniziare a curarla con le dovute maniere e precauzioni in quanto giovane e poco resistente, quando la pianta raggiunge almeno i 10 cm e le temperature esterne non scendono sotto i 15-20 gradi è possibile metterla nel vado definitivo oppure direttamente nel terreno.
Per una guida approfondita sulla coltivazione del peperoncino è sufficiente fare click sul seguente link: Come coltivare il peperoncino
Consigliamo l’utilizzo di terricci specifici, senza utilizzare prodotti chimici di nessun genere!
Per evitare l’insorgere di malattie, funghi e parassiti mettere la pianta a pieno sole e non eccedere mai con l’irrigazione! Se sono comparsi sulla piantina di peperoncino è possibile consultare la seguente guida per porre rimedio: Malattie e parassiti del peperoncino
Concimare il terreno e verificare giornalmente lo stato e la crescita delle nostre piantine, al primo segno di una qualsiasi anomalia sarà più facile porre rimedio! Guida consigliata: come preparare il terriccio per il peperoncino.
Per chi dovesse riuscire a sopportare e superare tale prova del fuoco può rinfrancarsi avendo coscienza del fatto che il peperoncino è un alimento molto salutare, è infatti ricco di vitamine e antiossidanti, ottimo contro il raffreddore e buon bruciare grassi. La Capsaicina, il principio attivo che rende il peperoncino piccante, è efficace, in quanto vaso dilatatore, contro i dolori alle ossa e la pressione alta, aiutando a migliorare la circolazione del sangue. Diversi studi stanno tutt'ora dimostrando come la capsaicina sia in grado di ridurre drasticamente la proliferazione di cellule del cancro della prostata.