La sua popolarità è balzata rapidamente grazie al suo sapore dolce misto a una "leggerezza" che la rende un'alternativa sana e altrettanto gustosa al "pericoloso" zucchero. Stiamo parlando della stevia (Stevia rebaudiana), pianta aromatica erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Composite.
La coltivazione di questa pianta dalle fantastiche proprietà dolcificanti è semplicissima da gestire sia in vaso che in orto. Molti sono, inoltre, i modi per produrre da sé il benefico zucchero di stevia, semplicemente essiccando e triturando le foglie della pianta: un rimedio low-cost per ottenere un prodotto casalingo e sano al cento percento.
L'utilizzo della stevia è stato sdoganato dalle popolazioni di Brasile e Paraguay che utilizzavano la coltura non solo come dolcificante di bevande, ma anche come rimedio officinale.
La pianta della composita può raggiungere un'altezza di circa mezzo metro. La stevia soffre il gelo: ecco perché nella stagione invernale sarebbe consigliabile proteggerla dal freddo, impresa semplice in caso di coltivazione della pianta in vaso ma fattibile anche in caso di gestione della stevia in campo aperto.
La stevia può essere seminata in maniera classica, seppure la germinazione tramite semi non è metodo facilissimo; in alternativa, si può trapiantare una piantina già esistente o procedere con la moltiplicazione per talee.
Come premesso, seminare la stevia ricorrendo ai semi non è un'impresa semplicissima perché la pianta mal sopporta le gelate; ciò, però, non significa che possa essere impossibile ottenere piante rigogliose partendo dalle fondamenta, anzi!
La stevia può essere seminata in semenzaio da marzo e maggio, mantenendo temperature comprese tra i 20 e i 25 gradi; l'ambiente ospitante i semi deve possedere una buona umidità ed essere ben esposto al sole.
Per quanto riguarda il terreno che ospiterà la futura coltura di stevia, questo deve essere sciolto, non argilloso, drenante e lavorato in profondità. Le colture dovranno essere distanti tra loro almeno 40 cm, disposti su file distanti l'una dall'altra almeno 60 cm.
Una volta germinate (o trapiantate), le piantine di stevia necessitano di pochissimi accorgimenti per crescere forti e "fruttuose". Questo aspetto rende la composita una perfetta aromatica da gestire in casa, con un vaso ben esposto al sole da porre comodamente sul proprio balcone o terrazzo.
Come per la maggior parte delle coltivazioni, basterà tenere lontane le erbacce e potare la stevia una volta raggiunta i 10 cm di altezza e, successivamente, in estate.
La raccolta della stevia può essere avviata tutto l'anno; bisogna tenere conto, però, che l'autunno è il periodo migliore per avviare la raccolta di rametti interi, da essiccare ponendo i mazzetti in luogo fresco e areato.
La stevia è una pianta forte, che non teme aggressioni di insetti o malattie, ma che invece ha bisogno di costante protezione dal freddo. Occorrerà, quindi, pacciamare o ricorrere a coperture notturne nei mesi invernali per prevenire "gelidi" attacchi.
Per quanto riguarda le annaffiature, la pianta avrà bisogno di essere bagnata spesso, evitando i ristagni idrici.
E' consigliabile irrigare di mattina presto o nelle ore serali, stando attenti a non far seccare il suolo ospitante la composita.
Nonostante sia perennemente vivo il dibattito sulla presunta pericolosità della stevia (non è ancora chiaro se l'aromatica possa possedere proprietà cancerogene), sono arcinote le proprietà benefiche della pianta, che non si "riducono" solo al controllo dei livelli di zucchero nel sangue.
Lo "zucchero" naturale al cento percento è infatti ricco di vitamine A e C e di potassio, manganese, zinco e ferro. Non mancano, inoltre, gli antiossidanti che rendono la stevia valida alleata delle donne in menopausa. La stevia vanta, infine, proprietà antibatteriche e delicatamente lassative.