Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae e al genere Origanum, la maggiorana (Origanum majorana) è una pianta aromatica perenne dalle peculiari caratteristiche.
Questa straordinaria coltura (usata anche come rimedio officinale) presenta molti tratti in comune con il "cugino" origano; della maggiorana si consumano e utilizzano le foglioline, distinguibili facilmente grazie alla pelurietta posta sulla loro parte superiore.
Nota anche con il nome di Persia, la maggiorana è una pianta erbacea che vanta origini asiatiche e che si trova facilmente anche nell'Africa settentrionale. L'aromatica è solita addormentarsi nei periodi invernali, per riprendere il suo ciclo produttivo di bellissime foglie non appena terminato il freddo.
Oltre alle foglioline la maggiorana - che può raggiungere un'altezza compresa tra i 20 e i 60 cm - produce anche dei bellissimi fiorellini di colore rosa. L'origine del nome "maggiorana" è da attribuire al filosofo e botanico greco Teofrasto, mentre in tempi relativamente più recenti fu il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort a definire il nome di questa coltura. Il nome scientifico della maggiorana è invece da attribuire a Linneo.
Spezia utilizzata moltissimo non solo nella nostra cucina ma anche in quella greca, la maggiorana si distingue dall'origano per un aroma e un sapore più forti.
La semina della maggiorana può essere avviata tra marzo e aprile in vaso o in orto, così come può essere anticipata a febbraio avvalendosi di un semenzaio caldo.
Due sono, infatti, le condizioni principali per ottenere una rigogliosa e prolifica piantina di maggiorana: preparare il terreno affinché possegga un ottimo potere drenante e proteggere le future piantine dal freddo sin dalla fase di semina.
Alternativa valida alla semina diretta è il trapianto di aromatiche già pronte alla coltivazione, che vanno poste in suolo o in vaso più ampio su balcone a distanza l'una dall'altra di almeno 50 cm nei mesi di maggio e giugno. E' importante optare per appezzamenti, balconi o verande ben soleggiate.
La coltivazione della profumatissima maggiorana è una delle più amate dai coltivatori meno esperti: la pianta, infatti, è talmente forte da essere praticamente inattaccabile, a patto però di ricordarsi di tenerla al caldo e di garantire un corretto drenaggio dei liquidi.
Il primo step, quindi, riguarda l'annaffiatura, che deve essere moderata. In caso di coltivazione "casalinga" ricordiamo di porre il vaso con la piantina di maggiorana in luogo ben soleggiato; in caso di coltivazione in orto, invece, sarà necessario pacciamare l'area ospitante la maggiorana per proteggere le radici dell'aromatica dal freddo.
La maggiorana può essere raccolta sempre, strappando solo le foglioline all'occorrenza o raccogliendo ed essiccando interi rami della pianta.
La maggiorana non ha bisogno di essere concimata eccessivamente. Per garantire la salute dell'aromatica basterà arricchire il suolo di compost o di preparati a base di azoto, fosforo e potassio al bisogno.
Aspetto ben più rilevante in caso di coltivazione di Persia è invece quello concernente la potatura dell'aromatica, da effettuare annualmente tra gennaio e febbraio semplicemente cimando apici e fiori della pianta, al fine di rafforzarla.
Le foglioline di maggiorana sono talmente ricche di proprietà benefiche che il loro uso è esteso anche in campo erboristico, aromaterapico e cosmetico.
Le foglie, infatti, possono essere utilizzate anche per preparare infusi e si trovano in commercio anche oli essenziali e tinture madre a base di maggiorana, tutti rimedi efficaci contro diverse problematiche, quali:
E' bene, tuttavia, ricordare di non assumere maggiorana in caso di allergie a tale spezia, in gravidanza e allattamento (in caso di oli essenziali, infusi e tintura madre) e nei bambini al di sotto dei 12 anni di età (sempre sotto forma di olio, tintura o infuso).