Una pianta a dir poco mitica - pare che il suo nome derivi da quello di una bellissima ma sfortunata ninfa - la menta (Mentha), coltura erbacea generalmente perenne appartenente alla famiglia delle Lamiacee.
La menta è un'aromatica profumatissima e dalla non sempre gradevole capacità infestante; si tratta di una coltivazione semplicissima da gestire ma non sempre facile da controllare, che ben si presta a essere curata anche in vaso.
La menta si presta a moltissimi usi non solo culinari, ma anche estetici e terapeutici.
Il nome scientifico della menta fu coniato da Linneo nel 1753.
Esistono diverse e numerose varietà di menta, oltre al classico e profumatissimo arbusto verde che conosciamo. tra le tipologie più conosciute e diffuse ricordiamo la menta acquatica, la menta campestre, la mentuccia e la menta piperita. Ognuna di queste varietà è caratterizzata da un aroma caratteristico, perfetto per qualsivoglia uso alimentare e non solo.
La pianta di menta può raggiungere dai 30 ai 120 cm di altezza e, oltre ad essere seminata in maniera classica, può essere riprodotta anche per talea.
La menta può essere facilmente seminata in vaso così come in campo aperto, avendo cura di non esporla direttamente ai raggi solari e di avviare la germinazione in un terreno dall'ottimo potere drenante e, soprattutto, molto fertile.
La fase di semina può essere avviata tra marzo e aprile semplicemente ponendo i semini della lamiacea appena sotto il livello del suolo; è importante distanziare le future piantine almeno 40 cm l'una dall'altra, ponendole su file distanti tra loro almeno 70 cm.
Le profumatissime e vigorose foglie di menta possono essere raccolte praticamente tutto l'anno, grazie soprattutto alla facilità di coltivazione e gestione di questa straordinaria aromatica, che richiede pochissime ma essenziali cure per non diventare infestante o sfiorire ancor prima di poter essere colta.
In caso di coltivazione in vaso posto su veranda, balcone o altri piccoli spazi, dobbiamo innanzitutto travasare la menta in un contenitore più capiente, irrigarla ma senza esagerare e porla al sole dopo una prima fase di "tutela" della neonata piantina.
In caso di coltivazione in orto, invece, dobbiamo tenere presente che la menta può diventare letalmente infestante, "scippando" letteralmente spazio e nutrienti ad altre coltivazioni. Niente paura, però: basterà sarchiare periodicamente il terreno (anche per favorirne l'ossigenazione) e il gioco sarà fatto!
Ricordiamo, inoltre, di fornire all'aromatica un'adeguata protezione dalle gelate invernali con delle pacciamature in paglia.
Nonostante si tratti di una coltura invadente, la menta può rivelarsi un'ottima vicina di orto per piante come quelle di pomodori, grazie al suo odore pregnante tanto sgradito agli insetti.
La menta ha bisogno di essere irrigata spesso (evitando i ristagni idrici), giacché è una coltura che teme la siccità.
La pianta di menta è pressoché inattaccabile da insetti o parassiti, proprio grazie al suo forte profumo, mentre invece teme le malattie di origine fungina, come il marciume radicale o la ruggine, da prevenire evitando i ristagni idrici.
Tantissime varietà per molteplici usi. Che sia usata pura, essiccata o sotto forma di olio essenziale, la menta è una validissima alleata per la nostra salute e la nostra bellezza soprattutto grazie alla presenza del mentolo, utile per contrastare nausea, alitosi e per favorire processi digestivi.