Un sapore unico, speziato, piccante, che ben si sposa con quasi ogni genere di portata; i più temerari lo masticheranno anche crudo, senza troppi preamboli; i più prudenti lo useranno per accompagnare le portate alle quali serve dare un tocco "caliente", come cosmetico per dare vitalità alla propria pelle o come arma di difesa contro i malintenzionati.
Uno, nessuno, centomila: è il peperoncino, ortaggio appartenente alla famiglia delle Solanacee originario delle aree centro e sud americane, caratterizzato dalle infinite varietà di specie presenti in natura, ognuna con il proprio grado di piccantezza sulla base della presenza all'interno di ogni singola bacca della capsaicina, un alcaloide naturale dalle comprovate proprietà benefiche per il nostro organismo.
Se desideri approfondire l'argomento capsaicina potrà tornarti utile questo articolo: Capsaicina: cos'è?
Esistono in natura diverse varietà di peperoncino, che possono essere consumate in altrettante forme diverse, dalla polvere alla marmellata sino ad arrivare a conserve o salse insaporite con qualsivoglia tipologia di bacca piccante.
Il peperoncino è noto anche con il nome Capsicum, dal latino "Capsa", ovvero scatola: il peperoncino, dunque, può essere paragonato ad uno scatolo di forma e colore diversi, all'interno del quale troviamo i preziosissimi semi che ne garantiscono non solo la sua riproduzione, ma anche l'inconfondibile sapore speziato che conosciamo e amiamo.
Tra le diverse varietà di bacca Capsicum distinguiamo le cinque tipologie più "famose" e coltivate. Esse sono: Capsicum Annuum, Capsicum Baccatum, Capsicum Chinense, Capsicum Pubescens e Capsicum Frutescens.
Se desideri approfondire l'argomento varietà di peperoncino potrà tornarti utile questo articolo: Quanti tipi di peperoncino esistono?
Quando si parla di peperoncino e del suo grado di piccantezza non si può fare a meno di citare la sempreverde Scala di Scoville: di cosa si tratta, esattamente?
Ideata dal chimico statunitense Wilbur Lincoln Scoville, l'omonima Scala (abbreviazione: SHU) misura il livello di piccantezza di ogni peperoncino basandosi sui risultati del test S.O.T. (Scoville Organoleptic Test) ideato da Scoville stesso nel 1912. Oggi la tecnologia ha compiuto passi da gigante, rivoluzionando in maniera sempre più precisa e oggettiva la già brillante idea del chimico. La Scala di Scoville è in continuo aggiornamento e vede attualmente in testa il Carolina Reaper e il Gator Jigsaw.
Se desideri approfondire l'argomento Scala di Scoville potrà tornarti utile questo articolo: Scala di Scoville aggiornata
Avviare la semina di una piantina di peperoncino richiede alcuni importantissimi accorgimenti: temperature miti e stabili e terreno dall'altissimo potere drenante.
Proprio tali requisiti ci spingeranno verso una germinazione delle piantine in semenzaio protetto, riempiendo i contenitori che ospiteranno i semi con del terriccio arricchito con humus di lombrico e tenendo i semi al caldo, con temperature che potranno oscillare tra i 18 gradi notturni e i 20/25 gradi diurni.
Un metodo dalla comprovata efficacia che consentirà di avviare una semina sicura utilizzando praticamente materiali presenti in ogni abitazione è l'arcinoto "metodo Scottex", grazie al quale la germinazione delle piantine sarà garantita avvalendosi soltanto di un contenitore di plastica e della comune carta da cucina bianca e non troppo spessa. Una volta che le piantine saranno venute al mondo, non ci resterà che trapiantarle in orto oppure in un vaso capiente, con dell'argilla espansa alla base, comodamente posto sul nostro balcone.
Se desideri approfondire l'argomento semina del peperoncino potrà tornarti utile questo articolo: Quando è possibile seminare i semi di peperoncino?
Il peperoncino è una delle piante più adatte per una coltivazione in vaso, così come è perfetta da essere gestita in orto. Quale sia l'opzione prescelta - orto in balcone o coltivazione in campo aperto - è importantissimo garantire alle colture piccanti un terreno ben lavorato, ben drenato ed energicamente concimato.
L'ideale sarebbe trapiantare le piantine in aree ben soleggiate (in caso di coltivazione domestica, basterà porre il vaso in un angolo ben soleggiato del nostro terrazzo, veranda o balcone), garantendo ad esse temperature stabili e miti anche durante la delicata fase di coltivazione.
Non dimentichiamo, inoltre, di pacciamare per bene il suolo ospitante le piantine e di irrigare il terreno sino a renderlo umido, ma non stagnante, stando attenti a non bagnare le foglie del peperoncino. Altra azione da attuare per garantire la salute della nostra piccante coltivazione è la potatura di rami secchi o rovinati.
La raccolta del peperoncino può essere avviata quando il frutto presenterà un colore uniforme e brillante, in genere dopo circa 30/45 giorni dalla fase iniziale dello sviluppo del frutto (in gergo: allegagione).
Se desideri approfondire l'argomento coltivazione del peperoncino potrà tornarti utile questo articolo: Come coltivare il peperoncino?
Le piante di peperoncino possono essere soggette ad attacchi di diversa natura da parte di parassiti o patologie che però possono essere prevenute attuando le corrette operazioni colturali, dall'irrigazione alla rotazione colturale.
Qualora l'opera di prevenzione da sola non fosse sufficiente, possiamo chiedere aiuto alla natura, trattando le nostre piccanti piantine con rimedi biologici al cento percento.
Tra gli insetti più ghiotti di peperoncino ricordiamo: afidi, ragnetti rossi, mosche bianche e piralidi del mais. Le malattie più pericolose per la coltura sono invece peronospora, fusarium e verticillium.
Se desideri approfondire l'argomento malattie e parassiti del peperoncino potrà tornarti utile questo articolo: Malattie e parassiti del peperoncino
Gli amanti della cucina piccante sono sempre alla ricerca di sapori forti anche a costo di mandare letteralmente in fiamme le proprie papille gustative.
Erroneamente crediamo che tra i peperoncini più piccanti al mondo ci sia il "nostro" calabrese; in realtà però, se consideriamo la sempreverde Scala di Scoville, il peperoncino made in Calabria non si avvicina neanche lontanamente ai numeri da capogiro dei cinque peperoncini più piccanti sul globo terrestre!
La top five dei peperoncini più piccanti al mondo è la seguente:
Se desideri approfondire l'argomento peperoncini più piccanti al mondo potrà tornarti utile questo articolo: Classifica peperoncini più piccanti al mondo 2021
Il peperoncino è un alleato validissimo per la nostra salute e non solo grazie al prezioso apporto di capsaicina presente nel piccolo ortaggio.
La capsaicina, oltre a donare al peperoncino il sapore piccante che lo caratterizza, è elemento importantissimo per il nostro metabolismo e garantisce alla solanacea proprietà antiossidanti e digestive.
Il peperoncino è inoltre ricco di vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina E dalle comprovate proprietà antinfiammatorie, afrodisiache, cardioprotettive e antibatteriche. E' consigliabile, tuttavia, non esagerare con le dosi: l'eccessivo consumo di peperoncino può, infatti, causare reazioni allergiche o problemi alla mucosa gastrica, specie nei soggetti affetti da ulcera, emorroidi, gastroenterite.
Se desideri approfondire l'argomento proprietà del peperoncino potrà tornarti utile questo articolo: Valori e proprietà nutrizionali del peperoncino