Il suo sapore amarognolo lo rende ortaggio perfetto da consumare crudo o cotto nonché un'audace combinazione con alimenti dal sapore più "consueto" e dolce.
Il fresco, croccante radicchio altro non è che una cicoria da cespo, i cui pregiati natali sono tutti italiani: la varietà più amata e consumata, infatti, è quella rossa di Treviso, insignita del titolo di prodotto a Indicazione Geografica Protetta.
Esistono due varietà di radicchio rosso di Treviso: il radicchio precoce e quello tardivo.
Il radicchio rosso precoce è ritenuto meno pregiato e la sua foglia è più larga. Il suo sapore è più amarognolo del suo opponente tardivo, il quale presenta foglie lunghe e affusolate, un colore rosso-violaceo intenso e una costa centrale di colore bianco.
Del radicchio non si consumano solo le foglie ma anche la radice, che di solito viene sottoposta a imbianchimento durante la fase di coltivazione.
Che sia avviata in semenzaio o in campo aperto, la semina del radicchio può essere avviata anche in periodi piuttosto freddi su terreno con ph compreso tra 6 e 7. Solitamente, però, la semina si avvia da fine maggio per concludersi a luglio.
Il suolo deve essere arricchito con concime organico e presentare un forte potere drenante. I semi possono essere piantati a 30 cm di distanza l'uno dall'altro, disponendoli su file distanti reciprocamente almeno 40 cm.
Una volta che la giovane pianta di radicchio avrà raggiunto i 10 cm di altezza sarà opportuno tagliare alcune foglie per prevenire l'insorgenza di alcune patologie che possono metterne a repentaglio la crescita e la salute.
Il radicchio tardivo ha il difetto di non chiudersi spontaneamente: per forzare questo processo si ricorre all'imbianchimento tramite l'ausilio di acqua fresca, ricorrendo ad operazioni di sfalcio e rincalzo oppure forzando l'imbianchimento in cassetta. Questa operazione consente di raccogliere il radicchio tardivo in tutta tranquillità.
Il momento giusto per avviare la raccolta di radicchio è la fine del mese di settembre, quando potremo estirpare tutto il cespo e regalarci delle portate sfiziose fresche o calde in cucina.
In caso di semina invernale è bene ricordare che la pianta di radicchio si secca alle prime gelate. Niente paura, perché nei mesi primaverili ricompariranno nuovi germogli della rossa cicoria.
Un aspetto importante dal quale dipende la riuscita della coltivazione di radicchio riguarda le annaffiature: il radicchio va bagnato con costanza, evitando però ristagni pericolosi.
Il cespo di radicchio ingolosisce diversi insetti e animaletti quali lumache, agrotidi e nottue che possono essere allontanate dalla coltura grazie all'ausilio del Bacillus thuringiensis.
Per quanto riguarda le malattie che possono colpire la coltivazione di radicchio ricordiamo: tracheomicosi, marciume batterico e radice cava che possono essere prevenute ponendo attenzione a rotazioni colturali e annaffiature.
Che sia trevisano oppure rosso di Chioggia, rosa del Veneto o screziato di Lusia, il radicchio è un ortaggio ricchissimo di proprietà benefiche per il nostro organismo.
La rossa cicoria vanta infatti qualità depurative e antidiabetiche, aiuta a contrastare psoriasi e l'insonnia, oltre a prevenire disturbi cardiovascolari. Qualità, queste, dovute in primis alla massiccia presenza di potassio all'interno dell'ortaggio.
Non mancano inoltre in ogni foglia di radicchio altri sali minerali importanti per la nostra salute come calcio, zinco, manganese, nonché le imprescindibili vitamine dei gruppi K, E, C e B.