Appartiene alla vasta e variegata famiglia delle Cucurbitacee - della quale fanno parte anche cetrioli, zucca ed anguria - e, al contrario di quanto si possa credere, è classificabile come vero e proprio ortaggio. Stiamo parlando del melone, uno dei frutti più amati dell'estate, partner perfetto del prosciutto crudo sulle nostre tavole, amato da grandi e piccini.
Noto anche come popone, la coltura di melone è una annuale di tipo strisciante o rampicante ed esiste in natura in diverse varietà, facilmente distinguibili dal colore della buccia esterna e dalla loro durata una volta raccolte e consumate.
Il melone (Cucumis melo) vanta delle origini incerte. Secondo alcuni studi, il frutto - del quale esistono anche varietà non dolci, come il serpentino - potrebbe provenire dall'Asia o dal territorio africano. Quel che è certo è che l'ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee giunse su suolo europeo a partire dal V secolo a.C..
Una delle particolarità che contraddistinguono questo ortaggio riguarda il verso di interramento del seme del melone dalle dimensioni ridotte, che deve essere inserito nel suolo con la parte appuntita rivolta verso il basso.
La pianta di melone è da considerarsi coltura estiva a tutti gli effetti: la cucurbitacea, quindi, avrà bisogno di temperature che non scendano mai al sotto i 14 gradi per crescere sana e rigogliosa.
La semina, da avviare preferibilmente in semenzaio per mantenere la temperatura stabile, può essere avviata tra marzo ed aprile, mentre maggio sarà il mese ideale per una semina diretta. Il terreno ospitante le future colture dovrà vantare un ph poco acido, essere lavorato in profondità a suon di vangate e concimato in maniera copiosa con compost o cenere. Le piante di melone dovranno essere distanziate l'una dall'altra almeno un metro, poste su file lontane tra loro almeno 150 cm.
A dispetto delle sue dimensioni, il melone è coltura facile da gestire sia in orto che in vaso; il segreto, ovviamente, è quello di adottare tutte le tecniche standard di coltivazione affinché la pianta possa crescere perfettamente (anche in altezza, in caso di varietà rampicanti) senza subire le aggressioni di erbacce, insetti e patologie.
Le varietà rampicanti avranno bisogno di sostegni per crescere senza che le piante vengano spezzate dal peso dei propri frutti. La cucurbitacea, inoltre, necessiterà di una tanto semplice quanto sapiente operazione di potatura per favorire la fioritura e la genesi di meloni freschissimi, succulenti e dolci (o non dolci!): basterà cimare il melone dopo la quinta foglia.
La raccolta dei frutti del melone avviene generalmente dopo circa 80-100 giorni dall'avvio della semina; l'ortaggio sarà maturo quando emetterà il suo inconfondibile, piacevole profumo e quando la buccia esterna presenterà il classico colore giallo o marroncino.
Le neonate piantine di melone non vanno irrigate eccessivamente: l'apporto idrico (sempre controllato, al fine di evitare i dannosi ristagni idrici) può essere aumentato man mano che le foglie aumentano di dimensione e nuovamente ridotto una volta che i frutti avranno presentato una colorazione gialla o bianco-grigia.
La pianta di melone è un'ottima vicina di casa soprattutto per le coltivazioni di insalate e di cipolle. Per quanto concerne le rotazioni colturali, il melone non dovrebbe essere coltivato in aree che in precedenza hanno accolto altre colture di cucurbitacee.
Le colture di melone possono essere soggette ad aggressioni letali da parte di patologie come il pitium o il verticilium, che possono essere tenute lontane dalle piante attuando le corrette operazioni colturali.
Tra le patologie più pericolose per il raccolto annoveriamo il mosaico del cetriolo, causato dagli afidi, i quali possono essere tenuti lontani dal melone tramite l'ausilio di reti antiafidi o teli di tessuto non tessuto da tenere fino alla nascita dei fiori.
Oltre ad essere gustoso e dissetante, il melone è una vera e propria miniera di nutrienti.
Questo simpatico ortaggio è infatti ricco di molta acqua, potassio, niacina, fosforo, calcio, vitamina C e vitamina B3. Amico della tintarella e delle ossa il melone vanta un potere lassativo, depurativo e diuretico senza precedenti. Il frutto, inoltre, è un alimento principe delle diete ipocaloriche.