Appartenente alla famiglia delle graminacee, il mais (Zea Mays) è una coltura erbacea annuale utilizzata non solo per la nostra alimentazione, ma anche come nutrimento per gli animali e come ingrediente in diversi preparati estetici e non solo.
Il mais si contraddistingue da una curiosa particolarità: la coltura può generare fiori di diverso sesso che potranno essere impollinati da vento o insetti.
Il mais - noto anche in Italia con i nomi di frumentone, formentone, formentazzo, granone, grano siciliano, grano d'India, granoturco, granturco, melica, meliga e pollanca - vanta origini antichissime: le prime testimonianze relative alla pianta risalgono ad almeno 10mila anni fa in America Latina, luogo di origine della graminacea.
Il nome "mais" deriva dallo spagnolo "maiz" che a sua volta deriva dal tahino "mahis". In Europa la coltura arrivò dopo il 1493, a seguito della scoperta del Continente americano grazie a Cristoforo Colombo.
La semina del mais o granturco può essere avviata in semenzaio oppure in campo aperto avendo cura, in caso si opti per una semina diretta, di avviare questa importantissima fase a partire da metà aprile: la coltura, infatti, teme il freddo.
Il suolo prescelto per la semina del mais andrà fertilizzato con compost o letame maturo, dovrà possedere un altissimo potere drenante e dovrà presentarsi sciolto, anche se non perfettamente livellato.
Altro aspetto importantissimo per la crescita delle piantine riguarda il sesto di impianto: le colture andranno distanziate tra loro almeno 40 cm, disposte su file distanti tra loro almeno mezzo metro.
La coltivazione delle piante di mais consta di alcuni particolari passaggi da effettuare per ottenere un raccolto sano e gustoso, che in genere può ottenersi a sei mesi dalla semina della graminacea.
Per quanto riguarda le cure colturali, non dobbiamo dimenticare di sarchiare il terreno e di potare i getti secondari della pianta; per rafforzare le radici, inoltre, sarà utile rincalzare le piantine di mais. Altra azione importante da compiere riguarda il nutrimento da fornire alla pianta tramite concimi biologici quali il guano e lo stallatico pellettato.
Oltre ad una irrigazione generosa (che può essere anche gestita grazie a pacciamature in paglia da porre ai piedi della pianta), la coltura di mais avrà bisogno di giuste rotazioni e consociazioni per evitare di essere aggredita da pericolose malattie.
Per quanto riguarda le consociazioni vale soprattutto quella detta "delle tre sorelle": mais, fagiolo rampicante e zucchina. Per quanto concerne l'aspetto delle rotazioni colturali, invece, vale la pena evitare una rotazione con il grano, per prevenire l'insorgenza del fusarium.
Oltre al fusarium, il mais può diventare "preda ambita" di numerosi animali ed insetti, come l'arvicola - che può essere tenuta lontana dalla graminacea grazie all'ausilio di repellenti o di felini - e le larve di piralide, queste ultimi devastanti per la pianta. Per sconfiggerle servirà il bacillus thuringensis.
Privo di glutine - e quindi alleato ideale in caso di celiachia o intolleranza - il mais è una miniera inesauribile di acido folico e vitamina B1, che lo rendono alimento ottimale per le future madri; il mais è inoltre ricco di ferro e fibre che aiutano a tenere a bada la glicemia.