Rosso, succoso, perfetto crudo oppure come ingrediente principe in numerose ricette di carne, pesce, nella pasta o nelle zuppe: alzi la mano chi non adora il goloso pomodoro!
Questo ortaggio, appartenente alla famiglia delle solanacee, nasce da una coltura annuale e contiene al suo interno dei semini che possono essere estratti e coltivati l'anno successivo, grazie alla loro resistenza e alla loro innata capacità germinativa.
La pianta di pomodoro (Solanum lycopersicum) è originaria dell'America Centrale, del Sudamerica e della parte più meridionale del Nordamerica. Arriva nel Vecchio Continente nel 1540, per diffondersi rapidamente in tutta Europa, Italia compresa.
Esistono diverse varietà di pomodoro e non tutte presentano bacche di colore rosso. esistono, infatti, pomodori di tonalità verde, gialle, rosa e persino tendenti al nero-violaceo. Tra le varietà di pomodori più conosciute, annoveriamo:
Le colture di pomodoro temono il freddo. Ecco perchè sarebbe consigliabile avviare la germinazione dei semi della solanacea in semenzaio protetto, anticipando i tempi di semina a febbraio-marzo anziché ad aprile e procedendo successivamente al trapianto delle piantine in vaso o in campo aperto.
Che la semina sia avviata in maniera protetta o alla "vecchia maniera", dobbiamo comunque ricordare di preparare in maniera opportuna il letto di semina. Il pomodoro ha bisogno di essere seminato e coltivato in un terreno ben lavorato con la zappa e ben "alimentato" con compost o letame maturo, da incorporare durante i lavori di zappettatura. Il ph ideale del suolo deve aggirarsi attorno a 6.
Per crescere correttamente le piante di pomodoro avranno bisogno di sostegni e spazio: ecco perché è fondamentale impostare una distanza tra le piantine di 50 cm, ponendole su file distanti tra loro almeno 70 cm.
Le piantine di pomodoro hanno bisogno di essere gestite con cura ed attenzione.
Oltre ad assicurare alle colture i giusti sostegni tramite tutori di vario genere, bisogna garantire alle piante di solanacea il giusto apporto idrico per non essere soggetta a ristagno e quindi non essere esposta a malattie rischiose per il raccolto. In caso di mancate piogge, le colture possono essere irrigate con parsimonia una-due volte a settimana.
La raccolta dei pomodori può essere avviata da 40 a 120 giorni dopo il trapianto delle colture.
Il pomodoro è coltivazione perfetta per le rotazioni colturali, perché rilascia nel terreno nutrienti essenziali alla crescita di altre coltivazioni, dai legumi alla cipolla.
Una operazione colturale importantissima da attuare sulle piante di pomodoro è la sfemminellatura, ovvero l'eliminazione dalla coltura dei germogli che si formano all'ascella delle foglie della pianta, detti femminelle, da asportare manualmente. Non bisogna dimenticare anche di cimare il pomodoro, eliminando da settembre in poi il germoglio centrale della pianta.
Il pomodoro è una coltura soggetta a diversi attacchi esterni, dalle aggressioni di insetti alle fisiopatie alle malattie che possono essere scongiurati attraverso opere di prevenzione colturali, in primis una corretta irrigazione.
Tra gli insetti più pericolosi per il pomodoro ricordiamo: afidi, nottue, tignola del pomodoro e mosca bianca, che possono essere tenuti a bada con rimedi naturali o grazie all'ausilio delle alleate più valide in natura, le coccinelle. I pomodori fanno gola anche ai topi e alle lumache, da tenere lontane con trappole oppure con l'ausilio di gatti nel primo caso o dei ricci in caso di attacco da parte delle lumache.
Peronospora e fusarium sono le patologie più pericolose per le piante di pomodori: le piante colpite, purtroppo, devono essere distrutte e gettate nell'immondizia. Per quanto riguarda le fisiopatie più antipatiche (ma per fortuna, curabili) per la pianta di pomodoro ricordiamo:
Non solo buono: il pomodoro è una vera e propria panacea per la nostra salute, da evitare solo in caso di reazioni allergiche alimentari o della pelle, come dermatiti oppure orticaria.
Povero di grassi, il pomodoro è invece una miniera di nutrimenti essenziali come: potassio, fosforo, vitamina C, vitamina K, folati, licopene, luteina e zeaxantina. Questi elementi vantano comprovate proprietà antitumorali e antinvecchiamento; i pomodori, inoltre, riducono la pressione arteriosa del sangue, sono un valido aiuto per la nostra vista, favoriscono la digestione e la diuresi, sostengono l'organismo in caso di crampi muscolari e proteggono le ossa.