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Piri piri

Indice:

Origini

Piri piri, anche detto diavoletto africano, è una specie del capsicum frutescens originariamente coltivata dagli esploratori portoghesi in Mozambico, poi diffusa in tutti gli altri territori del Portogallo. È la specie più piccante fra quelle non appartenenti al capsicum chinense.

Pianta

Le piante sono solitamente molto cespugliose e crescono in altezza da 45 a 120 cm, mentre le foglie sono lunghe circa 4-7 cm e larghe 2-3 cm. I ceppi ancora immaturi sono di colore verde, raggiunta la maturazione assumono un colore rosso fuoco o talvolta viola.

Coltivazione e utilizzo

È in origine una pianta selvatica proveniente dalle Americhe, la sua capacità di adattamento le permette di crescere con facilità: al giorno d’oggi è coltivata in moltissimi Paesi africani per la raccolta e l’utilizzo a fine commerciale. Viene utilizzato principalmente per la famosa salsa omonima, Piri Piri, tipica dell’Angola, Namibia, Mozambico e Sud Africa, esistono però molte varianti da regione a regione.

Curiosità

“Pilipili” in Swahili significa “peperoncino”, in altri Paesi è traslato con Pili Pili o Peri Peri, a seconda della diversa pronuncia dell’africano Bantu. Nel resto del mondo è chiamato Piri Piri come nella lingua portoghese, anche per analogia col nome della salsa.

La variante chiamata Piri Piri Giallo è invece appartenente al capsicum chinense ed è originaria del Perù.

Profilo

Specie: Capsicum frutescens

Piccantezza: alta

Scoville: fino a 200.000 SHU

Fiore: piccoli fiori bianchi

Altezza: 45-120 cm

Maturazione: rosso fuoco e viola

Origine: Etiopia - Mozambico


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