Durante il periodo autunnale e invernale, prevenire l’insorgenza di svariati disturbi respiratori, ad esempio raffreddore, tosse e molto altro, è importante. Un aiuto deriva sicuramente da una dieta sana ed equilibrata, come d’altro canto consigliano gli esperti, ma anche la natura può consigliarci dei rimedi vincenti rispetto a questa comune problematica di salute stagionale. In particolare il sostegno può arrivare dal peperoncino e da tutti i piatti piccanti. Ma quali sono le ragioni intrinseche che rendono il peperoncino e tutte le pietanze a base di esso utile per la cura del raffreddore e dell’influenza? Alla base del potenziale del peperoncino vi è una sostanza contenuta al suo interno, nota come capsaicina. Si tratta di un alcaloide presente in buone quantità nei peperoncini piccanti e in minori quantità nelle varianti dolci, famoso appunto per la sua capacità di rendere piccante questo particolare ortaggio. La principale azione della capsaicina è quella antisettica, risultando un forte alleato contro la proliferazione batterica, alla base della maggior parte dei disturbi respiratori. Inoltre la capsaicina si annovera nella lista dei vasocostrittori: è infatti utile come antinfiammatorio naturale. Agisce riducendo il flusso sanguigno e di conseguenza la congestione dei tessuti, uno dei principali sintomi della rinite virale. Come ogni rimedio naturale però ha anch’esso un aspetto negativo da non sottovalutare: in dosi elevate infatti può irritare le mucose. Inoltre rende stabile la temperatura corporea, prevenendo la febbre e contiene in buone quantità acido acetilsalicilico, il principio attivo della comune aspirina. Gli esperti infatti, di fronte a qualsiasi sostanza, che sia essa un alimento, un farmaco o una cura naturale, consigliano sempre di assumera con estrema moderazione, senza eccedere dalla dose consigliata.In generale l’equilibrio è sempre la base del benessere psicofisico.