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Ravanello

Dal bianco al rosso vivo, le sfumature del benessere concentrato in una radice.

Ravanello è il nome di una radice commestibile composta da varie dimensioni, forme e colori, dal bianco candido al rosso scarlatto.

Il nome scientifico è Raphanus sativus, appartiene alla famiglia delle crucifere e ne esistono diverse specie in natura: il più diffuso in Italia è il ravanello rosso con polpa bianca, coltivato in Europa e che vanta origini molto antiche. Si hanno testimonianze della coltivazione e dell’utilizzo di questa radice già nelle antiche civiltà giapponesi, cinesi, greche ed egiziane.

Indice

La pianta di ravanello

Il nome generico “Raphanus” deriva dalla radice greca raphys = rapa il cui significato approssimativo è “rapida apparizione” dovuta dalla velocità di germinazione dei semi: alla pianta occorrono soli 20-30 giorni per germinare!

Esistono diverse varietà di ravanello, che regala al palato un sapore fresco e croccante, specialmente se abbinato a deliziose insalate. Le più note sono il  ravanello Saxa, dalla radice rotonda e rossa; il Burro Gigante, dalla radice rossa e la polpa croccante; la Candela di ghiaccio, di forma allungata e di colore bianco.

Come seminare ravanello

 A seconda delle varietà, il ravanello può essere seminato da febbraio ad ottobre; ovviamente, in serra, la produzione può essere svolta in tutto l’arco dell’anno. Queste piante possono essere seminate fino a 1000 mt di altezza rispetto il livello del mare. Il clima ideale è fresco ed umido, non ama il freddo ma nemmeno la luce diretta del sole molto caldo, con acqua in abbondanza.

Il terreno ospitante i semi di ravanello deve essere drenante, di medio impasto, ricco di potassio e sostanze nutritive, con concimi organici prima della semina.

  • Per una produzione continua si consiglia una semina a scalare, a cadenza di 15 - 20 giorni.
  • Per la semina a spaglio o a righe distanti 15 cm, occorre seminare ad almeno 1 cm di profondità e poi coprire e livellare il terreno con un rastrello morbido. Le prime foglioline compariranno a stretto giro, occorrerà, però, toglierle in modo da avere una pianta più robusta ed un frutto migliore.

E' consigliabile, piuttosto che seminare a spaglio, avviare una semina dei ravanelli per file, impostando un sesto di impianto che ponga a circa 5 cm di distanza le neonate piantine di crucifera ponendole su file distanti l'una dall'altra almeno 20 cm.

Come coltivare ravanello

A seconda delle varietà, le radici di ravanello sono pronte già in 20 giorni fino ad un massimo di 32 - 35 giorni.

La coltura di ravanello può essere gestita sia in vaso che in orto; nel primo caso, è bene non esporre troppo le piante al sole. In caso di coltivazione in orto, non dimentichiamo invece di effettuare le classiche operazioni colturali: diradamento delle piante in eccesso, sarchiatura e zappettatura. Durante la crescita della pianta è buona norma mantenere il terreno arieggiato, assicurandosi di togliere altre tipologie di erbe che possono crescere nella zona di semina.

Per quanto concerne la raccolta della radice, essa va effettuata nel momento giusto, senza farla giacere troppo sotto terra altrimenti diventerà molto legnosa ed inizierà a perdere le sostanze di cui è ricca.

Quali accorgimenti adottare per il ravanello

Le piante di ravanello vanno annaffiate ogni 2-3 ore, assicurandosi prima che il terreno sia asciutto almeno ad una profondità di 10 cm.

E' importantissimo ricordare che la coltura di ravanello non deve succedersi a quella di altre crucifere. Le consociazioni possono condizionare la naturale piccantezza della radice: se la desideriamo speziata, coltiviamo il ravanello vicino al cerfoglio; se, al contrario, amiamo radici meno "forti", consociamo il ravanello con la lattuga.

Dopo la raccolta della radice il metodo di conservazione più idoneo è in frigorifero come tutta la verdura, per un massimo di 10 giorni.

Malattie e parassiti del ravanello

La pianta di ravanello è scarsamente soggetta a patologie proprio grazie alla brevità del suo ciclo colturale.

Per quanto riguarda le aggressioni da parte di insetti, i più "golosi" di ravanello sono le altiche, che possono essere debellate con il piretro

Proprietà del ravanello

Il ravanello è un ottimo alleato per la nostra salute. Ogni radice è fonte di vitamine A, B6, B12, C, D, calcio, ferro, magnesio, potassio, sodio, fibra alimentare.

Il ravanello vanta molteplici proprietà:

  • Purificante del sangue: ogni radice contiene zolfo, elemento perfetto in grado di bilanciare il PH della pelle e pulire il sangue.
  • Disintossicante: Il suo succo associato a quello d’ananas assunto per un mese intero svolge una potente azione disintossicante su  quegli organi come ad esempio il fegato che lavorano molto per smaltire tutte le sostanze dannose che mangiamo quotidianamente.
  • Calmante: i ravanelli sostanze calmanti in grado di ridurre ad esempio la tosse e il sistema nervoso.

La radice di ravanello, inoltre, ha proprietà diuretiche e drenanti, rinvigorisce e stimola il sistema vascolare, elimina vermi e parassiti e aiuta la digestione.

Come la maggior parte delle verdure, anche i ravanelli possono presentare qualche controindicazione, quale ad esempio flatulenza e irritazione delle mucose intestinali. Non sono dunque adatti in caso di gastrite o calcoli renali.

Il consiglio è quello di consumare ravanelli dal colore forte e non troppo grandi, in modo tale da averli teneri e non troppo legnosi, dalle foglie non ingiallite.

Valori nutrizionali del ravanello (x 100 gr)

  • Calorie 16
  • Grassi 0,1 g          
  • Colesterolo 0 mg  
  • Sodio 39 mg          
  • Potassio 233 mg  
  • Carboidrati 3,4 g   
  • Fibra alimentare 1,6 g     
  • Zucchero 1,9 g     
  • Proteina 0,7 g


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