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Cavoli di Bruxelles

Come mai questi particolari ortaggi sono noti come cavoli di Bruxelles, nonostante ai Belgi non sia particolarmente gradito?

Sono conosciuti anche come cavolini o cavoletti, ma il nome è dato proprio al fatto che prediligono i climi freddi tipici delle regioni nordiche, come appunto Bruxelles.

Indice

La pianta di cavolo di Bruxelles

I cavolini di Bruxelles non sono altro che germogli di una Brassica oleracea della stessa famiglia dei cavoli, che noi italiani conosciamo come crucifere.

Di forma globulare, i cavolini crescono alla base della pianta con una struttura a foglie sovrapposte simile a quella dei carciofi, anche detta embricata.

Nonostante il suo nome, la pianta di cavolo di Bruxelles non vanta origini belghe ma bensì italiane; tale ortaggio è diffuso soprattutto in Inghilterra, complice il clima favorevole.

Come seminare il cavolo di Bruxelles

I cavolini di Bruxelles si seminano e coltivano come il cavolo verza.

E' fondamentale seminare a giugno in modo da poter disporre delle piantine da trapiantare da circa metà luglio, ponendole a circa 60-70 cm tra le file e 40-50 cm sulla fila. 

Come coltivare il cavolo di Bruxelles

La pianta di cavolo di Bruxelles necessita di essere sottoposta ad alcune operazioni colturali che contribuiranno a farla crescere sana e produttiva. 

Un’operazione colturale ampiamente consigliata è la cimatura, ovvero l'eliminazione del germoglio principale della pianta lasciando le foglie a rosetta. Anche l’irrigazione è fondamentale, così come durante l’ingrossamento dei grumoli o polloni. E' importante irrigare molto subito dopo il trapianto delle piantine nel terreno, proseguendo con annaffiature moderate man mano che la coltura si sarà radicata nel suolo.

Per mantenere il suolo umido e la pianta di cavolo di Bruxelles protetta da erbacce infestanti si può optare per un sapiente lavoro di pacciamatura; altri validi alleati della coltura di crucifera sono i teli ombreggianti, ottimi per proteggere i cavoletti dal caldo eccessivo.

A maturazione avvenuta si effettua la raccolta. Possiamo avviare l'agognata ultima fase quando i cavoletti di Bruxelles saranno ben formati, compatti e avranno raggiunto un diametro minimo di 2-2,5 centimetri. Si parte con la raccolta in modo scalare nell’arco di due settimane. Per far sviluppare a pieno i polloni superiori occorre strappare la cima della pianta in tarda estate.

Una volta raccolti, occorre conservare i cavolini in frigo nello scomparto della frutta, ma lontani dalla quest’ultima che emanando etilene è può compromettere le qualità del prodotto. I cavolini di Bruxelles, previa cottura, possono essere anche congelati oppure conservati sott’aceto.

Quali accorgimenti adottare per i cavoli di Bruxelles

Per garantire alla pianta di cavoli di Bruxelles una crescita salubre si effettuano frequenti rotazioni al terreno per evitare problemi di conformazione, infestazioni da parte di parassiti e malattie della specie, utilizzando anche l’aiuto di sostegni in modo tale che evitano alle piante di assumere pieghe indesiderate e che possono portare alla rottura e all’indebolimento dei fusti. I migliori vicini di orto per la nostra coltivazione di crucifera sono pomodori, sedano, rosmarino e salvia.

Seppur con prodotti organici, la fertilizzazione dei cavolini è molto delicata, perché concimi eccessivamente ricchi di azoto possono bloccare lo sviluppo dei bulbi e farli schiudere, facendogli così perdere la loro tipica struttura.

Malattie e parassiti dei cavoli di Bruxelles

Il decotto di equiseto è un alleato prezioso assieme al rame per le piante di cavoletti di Bruxelles, spesso preda di malattie come ernia del cavolo, alternaria e marciumi basali.

Afidi, elateridi, altica, nottue, cavolaie e mosche del cavolo sono ghiottissime di cavoletti di Bruxelles. Questi ospiti indesiderati possono essere tenuti lontani con il piretro, il bacillus thuringensis e l’olio di neem, tutti rimedi biologici al cento percento.

Proprietà dei cavoli di Bruxelles

I cavolini di Bruxelles, la cui acqua di cottura viene utilizzata come rimedio "anti-sbornia" contengono:

  • Sali minerali, fosforo e ferro;
  • Proteine;
  • Fibre;
  • Vitamine, C, A, K e vitamine del gruppo B.

Essi svolgono un'azione benefica sul metabolismo ormonale femminile e sono inoltre considerati dei veri e propri stimolanti dell’attività cerebrale.

Sono inoltre ottimi antiossidanti, ritenuti a pieno titolo un alimento utile nella prevenzione dei tumori, in particolare di quelli della prostata, del seno e del colon.

La vitamina K è inoltre molto utile alla buona salute delle ossa.

Valori nutrizionali del cavoli di Bruxelles (x 100 gr)

  • Calorie 43
  • Grassi 0,3 g
  • Acidi grassi saturi 0,1 g
  • Acidi grassi polinsaturi 0,2 g
  • Sodio 25 mg
  • Potassio 389 mg
  • Carboidrati 9 g
  • Fibra alimentare 3,8 g
  • Zucchero 2,2 g
  • Proteine 3,4 g


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