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Indice:
Perchè cavoli di Bruxelles?
Sono conosciuti anche come cavolini o cavoletti, ma il nome è dato proprio al fatto che prediligono i climi freddi tipici delle regioni nordiche, come appunto Bruxelles.
I cavolini non sono altro che germogli di una Brassica oleracea della stessa famiglia dei cavoli, che noi italiani conosciamo come crocifere. Di forma globulare, crescono alla base della pianta con una struttura a foglie sovrapposte simile a quella dei carciofi, anche detta embricata.
I cavolini di Bruxelles si coltivano come il cavolo verza, è fondamentale seminare a giugno in modo da poter disporre delle piantine da trapiantare da circa metà luglio, ponendo le piantine a circa 60-70 cm tra le file e 40-50 cm sulla fila. Un’operazione colturale che viene ancora consigliata è la cimatura, consiste nel togliere il germoglio principale, ma lasciando le foglie a rosetta. Anche l’irrigazione è fondamentale, così come durante l’ingrossamento dei grumoli o polloni.
Per garantire alla pianta una crescita salubre si effettuano frequenti rotazioni al terreno per evitare problemi di conformazione, infestazioni da parte di parassiti e malattie della specie, utilizzando anche l’aiuto di sostegni in modo tale che evitano alle piante di assumere pieghe indesiderate e che possono portare alla rottura e all’indebolimento dei fusti.
Seppur con prodotti organici, la fertilizzazione dei cavolini è molto delicata, perché concimi eccessivamente ricchi di azoto possono bloccare lo sviluppo dei bulbi e farli schiudere, facendogli così perdere la loro tipica struttura.
A maturazione avvenuta si effettua la raccolta, quando sono ben formati, compatti e hanno raggiunto un diametro minimo di 2-2,5 centimetri, in modo scalare nell’arco di due settimane. Per far sviluppare a pieno i polloni superiori occorre strappare la cima della pianta in tarda estate.
Una volta raccolti, occorre conservare i cavolini in frigo nello scomparto della frutta, ma lontani dalla quest’ultima che emanando etilene è può compromettere le qualità del prodotto. I cavolini di Bruxelles, previa cottura, possono essere anche congelati oppure conservati sott’aceto.
I cavolini di Bruxelles contengono:
Hanno un’azione benefica sul metabolismo ormonale femminile, considerati dei veri e propri stimolanti dell’attività cerebrale.
Sono inoltre ottimi antiossidanti, considerati un alimento utile nella prevenzione dei tumori, in particolare di quelli della prostata, del seno e del colon.
La vitamina K è inoltre molto utile alla buona salute delle ossa.
- Acidi grassi saturi 0,1 g
- Acidi grassi polinsaturi 0,2 g
- Acidi grassi monoinsaturi 0 g