Il broccolo è una varietà del cavolo, pianta erbacea delle Crucifere (o Brassicacee) con caratteristiche però peculiari. L’aspetto è simile a quello delle altre varietà: carnoso, di forma tonda, di colore verde, con fiori chiamati infiorescenze. Rispetto agli altri cavoli ha però un fusto corto, foglie più lunghe e ondulate, un colore verde più intenso e fiori per la maggior parte atrofizzati.
Il cavolo broccolo è un ortaggio originario del Sud Italia e viene coltivato principalmente tra Calabria, Puglia e Sicilia anche sono molto conosciute varietà venete, toscane e romanesche. La coltivazione dei broccoli è infatti accessibile grazie all’alta adattabilità di queste piante a cui basta un clima mite, terreni ben drenati e annaffiature regolari durante il trapianto e la coltura. Possono quindi essere coltivati ripetutamente durante l’anno e sono peraltro tra gli ortaggi più produttivi in assoluto: 10 metri quadrati ben coltivati possono rendere fino a 25 kg di prodotto. Le numerose varietà di broccolo si distinguono proprio per la durata del ciclo vegetativo che può essere precoce, medio o tardivo.
La semina e la coltivazione dei broccoli non sono operazioni difficilissime, ma è essenziale una buona preparazione del terreno prima di procedere alla piantumazione. La predisposizione del terreno va effettuata qualche mese prima della messa a dimora delle piantine, in questo periodo bisogna effettuare anche la concimazione.
I mesi migliori per coltivare questo ortaggio sono quelli primaverili ed i primi mesi estivi, quindi consigliamo di iniziare la lavorazione del terreno già durante i mesi autunnali.
La vangatura deve essere profonda 40-50 cm in modo tale che il letame riesca a penetrare nel terreno. I solchi effettuati dopo il primo, devono essere tutti paralleli e ben distanziati in modo tale che ogni filare di piantine abbia lo spazio sufficiente per crescere e svilupparsi in maniera adeguata.
Il periodo ideale per la semina è la primavera. Bisognerà prendere degli appositi contenitori e provvedere alla semina dei broccoli in modo tale che durante i primi mesi estivi, dopo circa trenta giorni dalla semina, si possano ottenere delle piantine alte circa dodici centimetri che poi verranno trapiantate.
E’ necessario piantare le piantine di broccolo ad una distanza adeguata l'una dall'altra in modo tale che esse abbiano sufficiente spazio per crescere. Consigliamo di posizionarle ad una distanza di almeno trenta-quaranta centimetri l'una dall'altra.
L'area ospitante le piantine di cavolo broccolo va gestita in maniera accurata per evitare la formazione di erbacce che possano "soffocare" le crucifere e che queste ultime vengano attaccate da malattie o parassiti potenzialmente nocivi per il raccolto.
Le azioni fondamentali da attuare in fase di coltivazione del broccolo sono: sarchiatura, per tenere lontane le malerbe; rinforzo, al fine di sostenere le piantine; pacciamatura - sia estiva che invernale - per proteggere le colture sia dal caldo eccessivo che dalle gelate tipiche dei mesi freddi.
Per la raccolta dei broccoli dovremmo aspettare circa 2-3 mesi. La loro raccolta deve essere graduale: bisogna partire da quelli più grandi, dopo la prima raccolta le singole piante continuano a produrre frutti al posto di quelli che avremo rimosso.
Dei broccoli si consumano le foglie, che sono la parte più tenera, le teste e la parte meno dura dei gambi. Oltre ad essere preparati e cucinati freschi, i broccoli possono naturalmente essere surgelati. Si mantengono molto bene anche messi sott'olio dopo averli cotti con aceto e acqua.
Nel periodo che precede il raccolto occorre prestare molta attenzione alla concimazione e all' annaffiatura. In particolar modo qualora il terreno sia stato ben concimato durante la preparazione non saranno necessari altri interventi di fertilizzazione. Per l'innaffiatura essa deve essere effettuata in maniera equilibrata anche tenendo conto delle latitudini alle quali ci troviamo.
Come ogni coltura appartenente alla famiglia delle crucifere, anche i broccoli possono subire aggressioni di ogni sorta da parte di insetti e patologie. Niente paura, però: curando bene il suolo ospitante la pianta e ricorrendo a rimedi naturali - macerati naturali, prodotti di origine vegetale o a base di rame (questi ultimi da utilizzare, però, con parsimonia e solo in casi estremi) - è possibile portare a casa un raccolto prolifico, sano, gustoso.
Tra le malattie più dannose per il cavolo broccolo ricordiamo l'ernia del cavolo e l'alternaria; gli insetti più golosi di broccoli sono invece la cavolaia, la mosca bianca, la nottua e gli immancabili afidi.
Sono proprio le infiorescenze non ancora mature del broccolo ad essere mangiate e non le foglie, come succede per molte altre piante. Alimento tipicamente invernale, i broccoli vengono consumati, per valorizzarli al massimo, lessati o al vapore ma sempre al dente per evitare che le infiorescenze si possano sfaldare e affinché possano mantenere un colore verde acceso; così facendo se ne esalta al massimo il loro sapore, gradevole e appetitoso. Oltre al gusto, comunque soggettivo, sono invece oggettive le poche calorie che sono 34 per 100 grammi, l’ideale quindi per diete ipocaloriche.
Innegabile difetto del cavolo broccolo è il cattivo odore che emana durante la cottura a causa dei composti di zolfo contenuti al suo interno. Ostacolo, questo, facilmente aggirabile: basta aggiungere un cucchiaio d’aceto all’acqua di cottura oppure mettere sul coperchio della pentola un batuffolo di cotone imbevuto d’aceto. Oltre allo zolfo, i broccoli contengono numerosissime altre sostanze, tutte ad effetto antitiroideo:
Amici dell'organismo, i cavoli broccoli vantano proprietà antianemiche, antiossidanti, emollienti, antistitichezza, digestive, antiemorragiche, diuretiche, cicatrizzanti e depurative.