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Melanzana 

La melanzana è una pianta di origine Asiatica coltivata già nel IV secolo e successivamente trapiantata dagli arabi col nome di “badingian”.

Questo ortaggio ha affrontato diverse modifiche e per quanto la sua provenienza possa trarre in inganno sulla resistenza di questo ortaggio, non si adatta facilmente e patisce le temperature troppo rigide.

Indice

La pianta di melanzana

L'aspetto della melanzana - pianta appartenente alla famiglia delle solanacee, come peperoni e pomodori - varia a seconda delle dimensioni: la coltura può partire da un'altezza di 50 cm fino raggiungere 1,20 mt di altezza, mostrando un fusto eretto decorato da un fogliame peloso con fiori di colore lilla che nascono spesso in piccoli gruppi.

Esistono moltissime varietà di melanzane: oltre a quelle più diffuse e ovali, come la Violetta ad esempio, cilindrica e piccantina, la Black beauty, sicula e con pochi semi, la newyorkese dalle dimensioni considerevoli e infine la Bianca, rosacea e più adattabile climaticamente.

Come seminare melanzana

La prima cosa da ricordare qualora si decida di seminare melanzane è che occorrerà una lunga preparazione del terreno, che andrebbe concimato e vangato dall’autunno precedente l’impianto. La vangatura deve coincidere con la fertilizzazione tramite l’ausilio di varie sostanze organiche distribuite nei solchi.

Il periodo migliore per la semina è legato alle condizioni climatiche, giacché la melanzana ha bisogno di temperature miti e stabili per consentire alle piantine di germinare. Nei paesi caratterizzati da temperature più fredde la semina può essere avviata verso marzo, mentre per i climi più miti attorno a gennaio-febbraio. Valida alternativa per anticipare i tempi di semina preservando le future colture di melanzana è la semina in semenzaio.

Per quanto riguarda il sesto di impianto, le piantine di melanzane avranno bisogno di una distanza reciproca di almeno 70 cm e saranno poste su file distanti l'una dall'altra almeno un metro.

Come coltivare melanzana

La melanzana è una coltura che può essere coltivata sia in vaso che in orto, avendo cura ovviamente di evitare in entrambi i casi il ristagno idrico.

Una ottima esposizione ai raggi solari consentirà alla solanacea di crescere sana e rigogliosa; le piante di melanzana, inoltre, avranno bisogno di sostegni per elevarsi senza spezzare i rami e di rincalzi per godere di una maggiore stabilità alle radici.

Altro aspetto fondamentale è la potatura della pianta: bisognerà procedere alla sfemminellatura dei germogli ascellari seguendo le medesime direttive dei pomodori.

La raccolta delle melanzane non deve mai avvenire solo a piena maturazione: questa operazione andrà effettuata nel momento in cui i semi non sono ben formati e il prodotto resta ancora un po’ acerbo. Non dobbiamo fare altro che tagliare le melanzane con un coltello dalla pianta e conservarle in luoghi freschi, come ad esempio la parte bassa del frigo, appositamente realizzata per frutta e verdura, senza impiegare sacchetti di plastica.

Quali accorgimenti adottare per la melanzana

Durante il ciclo di produzione della melanzana, è necessario in un primo momento annaffiare due o tre volte la settimana la pianta, avendo cura nel corso del ciclo colturale della solanacea di irrigare le piantine con giudizio, evitando i ristagni idrici.

Altro aspetto da considerare quando si decide di coltivare melanzane concerne la corretta gestione delle rotazioni colturali. Bisognerebbe evitare di coltivare le melanzane nello stesso suolo che ha ospitato in precedenza altre colture di solanacee o leguminose.

Oltre alle patologie e agli insetti che possono mettere a repentaglio la salute della solanacea, la pianta di melanzana può essere soggetta alla cascola dei fiori, un fenomeno che può verificarsi in caso di eccessiva quantità di azoto nel suolo (ecco perché la rotazione leguminose-solanacee sarebbe da evitare tassativamente), di eccessivo calore termico o in caso di aridità del suolo. Per evitare questo spiacevole inconveniente la prevenzione giocherà un ruolo fondamentale.

Malattie e parassiti della melanzana

La melanzana è una coltura piuttosto resistente, che però può essere soggetta ad aggressioni da parte di afidi, dorifora e ragnetti rossi. La buona notizia è che questi insetti nocivi possono essere debellati grazie a rimedi biologici al cento percento, quali zolfo, aglio, sapone di Marsiglia, olio di neem, piretro e bacillus thuringensis.

Per quanto riguarda le patologie che possono intaccare la salute della coltivazione ricordiamo la peronospora, il fusarium e il pericolosissimo verticillium daliae: tali malattie possono essere sconfitte con il rame.

Proprietà della melanzana

La melanzana è un ortaggio ricchissimo di principi nutritivi benefici per il nostro organismo. Di seguito presentiamo una lista di validissime ragioni per includere il violaceo ortaggio nella nostra dieta:

  • Riduce la pressione arteriosa;
  • Ha effetti positivi sul fegato e ne migliora lo stato;
  • Per le più vanitose, aiuta nell’eterna lotta contro la cellulite;
  • Abbassa i valori del colesterolo;
  • E’ ricca di fibre, favorendo una corretta regolarità intestinale;
  • È ipocalorica, saziante, ottima per diete dimagranti.

L'unica raccomandazione da ricordare qualora si decida di mangiare le melanzane riguarda la cottura: l'ortaggio, infatti, non va consumato crudo, perché contiene una quantità ingente di solanina, che se assunta in eccesso può causare spiacevoli reazioni, come la sonnolenza o l'irritazione della mucosa gastrica. Cuocere la melanzana è l'unico rimedio per arginare le controindicazioni causate da questa sostanza.

Valori nutrizionali della melanzana (x 100 gr)

  • Calorie 18 
  • Acqua 92,70 g
  • Carboidrati 2,60 g
  • Zuccheri solubili 2,60 g
  • Proteine 1,10g
  • Grassi 0,40 g
  • Fibra totale 2,60 g
  • Sodio 26 mg
  • Potassio 184 mg
  • Ferro 0,30 mg
  • Calcio 14 mg
  • Fosforo 33 mg
  • Vitamina B1 0,05 mg
  • Vitamina B2 0,05 mg
  • Vitamina B3 0,6 mg
  • Vitamina C 11 mg


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