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Porro

Il porro (in latino Allium porrum) è un ortaggio che fa parte della famiglia delle liliaceae a cui appartengono anche molti altri ortaggi più comuni ed utilizzati come l’asparago, l’aglio, la cipolla, lo scalogno e l'erba cipollina. Di questa pianta si consuma solitamente il fusto, anche se le foglie possono essere impiegate per zuppe molto nutrienti. La coltivazione del porro risale a 3000 anni fa, venne coltivato dagli egizi e dai romani.

Indice

La pianta di porro

La pianta è diffusa in tutta Europa ed in particolare in Francia, che ne è il primo produttore. Può esser seminato e raccolto un po' in tutte le stagioni anche se quello raccolto nel periodo tra Novembre e Febbraio è migliore e conservabile più a lungo.

Necessita inoltre di concime organico che deve essere interrato alla profondità di circa 30 cm.  Il porro è una pianta biennale normalmente trattata da annuale, poiché nel secondo anno di vita le foglie si induriscono tanto da non essere più commestibili.

Come seminare porro

Esistono in natura due diverse colture di porro, una invernale e una estiva. In generale, però, la semina della liliacea, che può variare di qualche settimana a seconda del clima, può essere avviata da febbraio a giugno, a patto di avvalersi per la germinazione dei semi di un semenzaio riscaldato per mantenere stabile la temperatura, che deve aggirarsi attorno ai 12 gradi.

E’ necessario preparare il terreno che ospiterà le piantine di porro neonate in semenzaio (o i semi) con una vangatura profonda e successivamente con lavori di zappettatura in modo tale da ossigenare il terreno. Che sia seminato in vaso o in campo aperto, il porro avrà bisogno di un terreno leggero, dal ph leggermente acido, dall'alto potere drenante ed arricchito con compost o letame maturo.

E' essenziale, inoltre, distanziare le piantine di porro l'una dall'altra almeno 15 cm, su file distanti tra loro 30-45 cm circa.

Come coltivare porro

La pianta di porro non è difficile da gestire, ma bisogna prepararsi all'idea che si tratta di una coltura piuttosto lunga da tenere in orto così come in balcone.

Per mantenere sana e rigogliosa la coltivazione di porro è importante svolgere i classici lavori di sarchiatura e pacciamatura per tenere lontane le erbacce infestanti, ai quali andrà aggiunto un lavoro di rincalzo (da effettuare due volte: la prima trascorso un mese dal trapianto delle colture, la seconda un mese prima di avviare la raccolta degli ortaggi) che avverrà per imbianchimentoDopo circa sei mesi dalla semina si può dare il via alla raccolta degli ortaggi, avendo cura di prendere solo quelli con diametro superiore a 3 cm: quelli più piccoli si lasceranno crescere nel terreno.

Quali accorgimenti adottare per il porro

L'annaffiatura della pianta di porro  una volta a settimana (due volte a settimana ma senza eccedere in caso di caldo torrido), evitando pericolosi ristagni d’acqua ed avendo cura di bagnare il suolo e non le foglie del porro.

rotazioni colturali, vale la regola di non coltivare la pianta di porro subito dopo altre liliacee (cipolla, scalogno, aglio, erba cipollina, asparagi); la coltura è ottima vicina di orto di carota, cavoli e lattuga.

Una volta raccolto, il porro va conservato In locali freschi, asciutti e ventilati ricoprendo la parte basale delle piante con terriccio, sabbia o torba leggermente inumidita; seguendo questa metodica potrà arrivare a durare 1-2 mesi, mentre in frigo il porro può conservarsi anche tre mesi.

Malattie e parassiti del porro

Un nemico comune alla famiglia  delle  liliacee è la mosca della cipolla, può essere tenuta lontana con la consociazione tra porro e carote.  Un grosso problema che possono avere i porri è legato all'aggressione della mosca minatrice del porro, che depone le sue uova all’interno della pianta lasciando poi che le larve la divorino. L'attacco dell'insetto si può prevenire coprendo la coltivazione di porri tra metà settembre e ottobre.

Il porro, inoltre, può essere danneggiato anche dalla peronospora. In caso di infezione è possibile tagliare i porri alla base, lasciando un dito. La pianta poi ricrescerà in due mesi, resterà solo un po’ meno sviluppata. La parte tagliata deve essere distrutta e non usata per il compost, per non diffondere le spore.

Proprietà del porro

Il porro è un alimento con molti benefici per il nostro organismo e viene usato anche per prevenire e curare vari disturbi.

Il porro è un alleato prezioso per contrastare l' obesità grazie al suo potere saziante; è perfetto, inoltre, come diuretico, antinfiammatorio, allevia le cefalee, calma le irritazioni della pelle e viene consigliato in gravidanza in quanto diminuisce le probabilità di malformazioni del feto.

Il porro può essere impiegato anche per la cura del corpo: grazie alla vitamina E, infatti, l'ortaggio mantiene la pelle elastica, contrasta la caduta dei capelli e il decotto è in grado di regalare riflessi chiari ai capelli più scuri.

Valori nutrizionali del porro (x 100 gr)

  • Calorie 61
  • Acqua 83 g
  • Fibre 1,8 g
  • Zuccheri 3,9 g
  • Proteine 1,5 g
  • Glucidi 1,8 g
  • Potassio 180 mg
  • Sodio 20 mg
  • Calcio 59 mg
  • Magnesio 28 mg
  • Fosoforo 35 mg
  • Lipidi 0,3 g 
  • Vitamina A 1667 IU
  • Vitamina C 12 mg
  • Vitamina K 47 mcg
  • Vitamina E 0,9 mg


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